Philippe Jaroussky

Se in ogni guardi
Vedrò con mio diletto
Frema pur, si lagni Roma
Mentre dormi amor fomenti
Vanne perdida va
Fra le procelle
Sovente il sole
Sperai vicino il lido
Deh perché
Bel riposo de'mortali
Farà la mia spada
Sento in seno ch' in pioggia di lagrime
Cara sposa
Perdona, o figlio amato
Alla rosa ruggiadosa
Alla caccia dell' alme e de' cori
Ma sia crudele o infida
Preso sei mio cor piagato
Qual per ignoto calle
Quel passagier son io
Deh, più non regni nel tuo gentil petto
Qual dopo lampi e turbini
Piangerò sinché l' onda
Prelude (nach Vivaldi)
Care selve, amici prati
Ben mal' accorto e folle all' or io fui
Placido in letto ombroso
1. Largo
2. Allegro
3. Largo
4. Allegro
Perfidissimo cor! Iniquo fato!
Nel torbido mio petto
Così dunque tradisci chi contenta
Più amar non spero, no
Di verde ulivo
Pianti, sospiri e dimandar mercede
Lusinga è del nocchier
O ingannato nocchiero
Cor ingrato dispietato